mercoledì 21 novembre 2007

Federer contro Sampras: la "Sfida dei Re"

Avevo 20 anni quando a Wimbledon, nel 2001, il mio idolo di sempre Pete Sampras
incrociò la sua Wilson Pro Staff con quella del giovane ed inesperto Roger Federer, svizzero di Basilea non ancora ventenne. Sembrava dover essere una passeggiata di salute per Pistol Pete,imbattuto sull'erba londinese da ben 31 gare e avviato verso la sua ottava affermazione: lo statunitense aveva vinto lo Slam britannico per ben 7 volte, mai nessuno era riuscito a fare altrettanto, nemmeno Borg, nemmeno McEnroe, nemmeno Connors...Quel giorno ebbi un sussulto. Non avevo ancora l'abbonamento a Stream, che trasmetteva la gara in diretta tv, e quando sul televideo in serata vidi la schermata che recitava "Federer b. Sampras 76 57 64 67 75" ebbi un colpo al cuore: possibile che il mio idolo ha perso con un semisconosciuto elvetico di belle speranze? Come può essere successo? Sampras non stava bene? Il giorno dopo vidi su internet la replica di quella sfida e capii tante cose; il tennis aveva appena scoperto il nuovo fenomeno del tennis mondiale.Quel giorno nessuno sugli spalti del Centre Court se ne era accorto , ma si era appena fatta la storia del tennis recente. Molta gente credeva che quello non sarebbe stato altro che il primo round tra i due artisti della racchetta, e che Sampras si sarebbe affrettato a prendersi la sua personale rivincita. Sfortunatamente per tutti gli amanti del tennis non fu così: Pete Sampras e Roger Federer non si sarebbero mai più affrontati...



...novembre 2007: sono passati più di 6 anni e nel mondo del tennis è cambiato tutto. Sampras si è ritirato alla fine del 2002, dopo aver vinto il suo 14mo titolo dello Slam a New York (record che resiste tuttora), strapazzando contro ogni pronostico Andrè Agassi in finale. Dopo qualche mese di sterile dominio di Lleyton Hewitt e Andy Roddick il posto dell'ex numero uno è stato preso proprio da quel ragazzo svizzero timido e impacciato, che tanto somigliava caratterialmente a Pete agli inizi della sua irripetibile (?) carriera. Quel ragazzo ora ha 26 anni, la mia età. E'numero uno del mondo incontrastato dal gennaio 2004 e annovera, tra i suoi tanti trofei, 5 Wimbledon, 4 Us Open, 3 Australian Open e 4 Atp Masters. Solo un giocatore ha fatto meglio di lui da quando è nato il tennis, e risponde proprio al nome di quel Sampras che Federer battè 6 anni fa a Londra nella loro unica sfida ufficiale. Già, ufficiale. Perchè Pete e Roger, che solo il tempo crudele non ha voluto far affrontare più di una volta, hanno ingannato l'età e le epoche diverse, incontrandosi ancora. E'successo a Seul, in Corea del Sud, ed è successo ieri. L'occasione? Un'esibizione che ho avuto la fortuna di ammirare su internet e che ha visto lo svizzero prevalere ancora, più nettamente di allora questa volta, col punteggio di 64 63. Sampras fisicamente è un altra persona: sovrappeso, con pochi capelli, dimostra più dei suoi 36 anni. Federer potrebbe snobbarlo, potrebbe a ragione ammettere di essere il più grande di tutti perchè in prospettiva supererà Sampras anche nei numeri. Potrebbe evitare queste esibizioni dalle quali solo lui potrebbe rimetterci la faccia, magari perdendo contro un giocatore ormai ritiratosi da anni. Ma non lo fa. Anzi, Roger prova da sempre ammirazione per Pistol Pete, lo si vede da come lo guarda in conferenza stampa. E'come se l'attuale re del tennis restasse in contemplazione, ammirato da quela figura, da quei riccioli neri ormai in decadenza. "E'stato il più grande, il più grande di tutti" continua a ripetere; "Molto presto mi supererà, e ne sarò contento perchè lui è un talento puro, e sono felice che sia proprio lui a migliorare i miei record" la risposta di Sampras. I due si affronteranno altre due volte nel giro di pochi giorni: domani 22 novembre a Kuala Lumpur (ore 13 italiane) e sabato 24 novembre a Macao (ore 7 italiane). Chi ha un abbonamento a Sky o ama come me il tennis ne approfitti e si sintonizzi su Sky Sport3, per assistere al secondo e al terzo atto di quella che è la sfida tra i due giocatori che hanno fatto del tennis uno sport straordinario, la "Sfida dei Re" la chiamo io.... Basta che guardiate quel campo rettangolare e osserviate bene quei due signori: lì,in quel campo, ci sono 26 tornei dello Slam e 7 masters ATP...la storia del tennis è qui, spero che non tramonti mai... E L Z E I

martedì 20 novembre 2007

Dopo polemiche e incidenti...facciamocele 4 risate!!



"Il Divano Scomodo" con Maccio Capatonda nel ruolo di Contino Bricchio...




...e "La Febbra", primo grande capolavoro del maestro Capatonda...E L Z E I

domenica 18 novembre 2007

Italia agli Europei: tutti pronti a salire sul carro dei vincitori adesso, vero?



Adesso che la Nazionale Italiana Campione del Mondo ha matematicamente raggiunto la qualificazione per i prossimi campionati Europei di Austria e Svizzera non si sente più nessuno parlare, tra i giornalisti e i benpensanti che dicevano frasi come "Siamo scarsi", "Donadoni non capisce nulla di calcio", "Noi italiani facciamo sempre figure barbine in giro per l'Europa", "Gli scozzesi ci faranno tremare", "Se non passiamo non meritiamo di essere Campioni del Mondo", ecc. ecc.
E'troppo facile criticare quando le cose vanno male ed elogiare quando tutto va bene. Mi ricordo ancora i giorni precedenti al Mondiale 2006 quello che stava scritto sui giornali italiani o quello che si diceva alle radio o in tv: poi la vittoria contro la Francia a Berlino ha cancellato tutto, e tutti stavamo a festeggiare, anche i cosiddetti ultras, che per moda dicevano di essere contro la Nazionale, perchè manovrata dai cosiddetti poteri forti. Patetici, ecco cosa siete! Vorrei ricordare ai signori Ultras che per moda vanno contro la loro Nazionale che noi siamo italiani e a me, romanista convinto, poco importa se a segnare il gol decisivo può essere un Del Piero o un Inzaghi (gli interisti sono tutti stranieri), o addirittura un Rocchi, guarda che arrivo a dire! Basta che un calciatore indossa quella divisa azzurra e io lo tifo, INCONDIZIONATAMENTE! Certo, se le cose non vanno bene ho tutto il diritto di criticare, come tutti...ma se poi si vince non faccio finta di non aver criticato in passato: ammetto l'errore e festeggio. Invece molta gente, tra giornalisti e semplici tifosi, nega di aver mai contestato le scelte del cittì, per salvare la faccia nei confronti di lettori o amici. A me non sta simpatico Donadoni, come non mi stava simpatico Lippi se è per questo, ma intanto hanno entrambi avuto il merito di aver portato l'Italia agli Europei il primo, in un girone di ferro, e sul tetto del mondo il secondo, battendo avversari tremendi come la Germania padrone di casa o la Francia dell'odioso Domenech. Vorrei infine dedicare ai giornalisti incapaci, che rubano uno stipendio scrivendo una serie di frasi retoriche e dietrologiche, alcuni numeri relativi alla nostra Nazionale, che è un bene da salvaguardare e non da contestare per partito preso, solo perchè fa moda:
1) Siamo Campioni del Mondo
2) Solo il Brasile ha vinto più Mondiali di noi (5 contro 4), e se la finale di Pasadena del 1994 l'avessimo vinta noi ai rigori, a quest'ora saremmo la Nazionale più vincente della storia
3) Non usciamo sconfitti da un Mondiale sul campo dal lontano 1986, visto che nel 1990, nel 1994 e nel 1998 abbiamo perso ai rigori, e nel 2002 abbiamo perso per la regola idiota del Golden Gol
4) Abbiamo vinto un girone di qualificazione agli Europei precedendo la Francia per la seconda volta dopo la finale Mondiale,la Scozia contro la quale nessuno aveva preso punti in trasferta, e l'Ucraina che è tra le prima otto nazionali del Mondo
5) Abbiamo dimostrato di essere pù forti anche senza campioni come Totti, Nesta, Del Piero, Inzaghi, Gilardino e Materazzi
6) Non perdiamo una gara ufficiale agli Europei dal 1996, quando fummo sconfitti dalla Repubblica Ceca dell'ancora giovane promessa Pavel Nedved; da allora abbiamo preso il secondo posto nel 2000 dopo aver perso ancora una volta al Golden Gol ai supplementari e nel 2004 siamo usciti senza perdere una gara, dopo una vittoria contro la Bulgaria e due pareggi con Svezia e Danimarca.
Voi ancora volete criticarla questa Nazionale? Accomodatevi, ma credo che di argomenti ve ne siamo rimasit ben pochi. Un ultimo ragionamento, e questa volta il campanilismo mi sia concesso: è piacevole vedere juventini, laziali, interisti, milanisti abbracciarsi per un gol al 91° di Christian Panucci, da sei anni un gladiatore della mia Roma: avrei voluto vedervi, a tutti quanti...E L Z E I

venerdì 16 novembre 2007

Calcio e violenza: polizia e ultras si spartiscono le colpe



Io non sono un ultras. Non vado in curva da quando tre idioti mi hanno minacciato. Era il 2004, Roma-Parma 5-1 per la cronaca, e stavo in sud con alcuni amici. Si sono avvicinati tre ragazzetti (avranno avuto massimo 18 anni) con il cappelletto della Roma, teste rasate e i denti da latte. Ci hanno minacciato, se non avessimo cantato "Faccetta nera" non avremmo lasciato la curva vivi. Un mio amico ha provato a reagire, fortunatamente la situazione non è precipitata e siamo riusciti ad evitare di essere picchiati, in che modo? Lasciano lo stadio rapidamente, of course. Questo è solo un esempio di quanto le curve degli stadi italiani siano ormai in mano a quattro deficienti, che rispondono alle direttive di partiti politici, bravi e lesti ad approfittare dell'ignoranza di un gruppuscolo di pischelletti, che non sanno neanche chi fosse il Duce o Che Guevara. Se fossi stato a Livorno probabilmente mi avrebbero minacciato di morte se non avessi cantato "Avanti popolo" ma la sostanza non cambia. Pur esssendo un simpatizzante di sinistra non l'avrei certo fatto. Io non vado allo stadio per fare politica, ci vado per tifare per la mia Roma. Invece c'è gente che si impossessa di un Tempio sacro del tifo, la curva, per pubblicizzare le sue perverse idee politiche e per fare vedere che loro sì che sono forti, loro sì che hanno potere. Non pensiate comunque che lo stato sia esente da colpe: se la situazione è questa, se ora contiamo i morti tra tifosi e polizia (vedi Raciti e Sandri) la colpa è anche dello stato, che in questi anni non ha fatto assolutamente NULLA per scongiurare il problema. A cosa serve fermare il campionato se poi quando si ricomincia siamo da capo a dodici? Non sarebbe forse meglio evitare che a individui come questi cretini che vi faccio vedere nel filmato di questo post venga impedito di entrare negli stadi? Perchè non si fa come in Inghilterra? Perchè non si manda la gente in galera? Poi scopriamo che molti capi ultras sono conosciuti dalle forze dell'ordine, per stessa ammissione dei diretti interessati, ma tanto non si fa nulla per sbatterli in cella e buttare la chiave. Io sono uno dei tanti che non va più in curva, perchè ormai le curve sono off-limits per chi come me vuole solo tifare la propria squadra. Ho paura che la vicenda non si risolverà fino a che la nostra società comprenderà idioti fannulloni che si travestono da tifosi e fino a che lo stato non capirà che la sicurezza in Italia non viene garantita da chi guadagna per farlo. Intanto gustatevi questo video postato su youtube da alcuni sedicenti tifosi romanisti, che si vantano anche di aver fatto queste gran belle riprese...E L Z E I

mercoledì 14 novembre 2007

A proposito di Romania...siamo schiavi dei media?

Leggo sui maggiori quotidiani di oggi finalmente una bella notizia: un ragazo rumeno ha trovato un portafoglio con diversi soldini dentro; pensate che invece di rubarlo lo ha fatto restituire alla legittima proprietaria, che a sua volta si è sdebitata con il giovane rumeno con un premio in denaro. Niente male, in questo periodo di attacchi a tutta la comunità rumena forse ci siamo sbagliati, forse non tutti i rumeni sono degli stupratori o dei ladri. La notizia, molto bella e positiva, sembra però non aver smosso più di tanto i mass media, che sono i veri padroni delle menti italiane. Sono loro che stabiliscono ciò di cui si deve parlare e ciò di cui non si deve parlare. Ebbene, questa volta hanno deciso che evidentemente la notizia era troppo positiva per essere sbattuta in prima pagina, per controbilanciare le tante critiche alla comunità rumena tout court...e che hanno fatto? Notizia pubblicata in due (2) righe a fondo pagina verso la fine di quasi tutti i quotidiani. Quanto spreco di parole e di inchiostro! Troppa grazia! Quando capiranno i signori della stampa italiana che in prima pagina non devono essere inserite solo le notizie catastrofiche o di gossip? Questa è la dimostrazione che al nostro mondo non siamo tutti cattivi, c'è tanta gente perbene, ma non fa notizia, non interessa all'utenza che vuole solo scandali, sangue, tresche tra calciatori e veline...Nella nostra opinione pubblica non c'è posto per l'ottimismo, ma solo per l'ipocrisia e la retorica...visto che faccio parte della categoria faccio autocritica e dico: diamoci tutti una bella regolata, perchè se questo Paese va a rotoli (vedi i rom, vedi gli ultras uccisi, vedi i politici incapaci di legiferare od opporsi razionalmente)è colpa di tutti, anche di chi decide ciò che va discusso e ciò che va cestinato...E L Z E I

martedì 13 novembre 2007

DEDICATO A GABRIELE SANDRI

Gabriele Sandri era un mio amico. Quando domenica scorsa ho sentito la notizia della morte di un tifoso laziale diretto a Milano, e ho scorso nome e cognome, ho avuto un brivido lungo la schiena. Non ci vedevamo da tanto tempo io e Gabriele, almeno da 5 anni. Mi ricordo quelle interminabili partite a pallone nel cortile della scuola,al "Tacito" di via Giordano Bruno. Si giocava sempre da avversari perchè laziale lui, romanista io, quando organizzavamo i derby interni alla scuola si stava sempre contro. Avversari ma mai nemici. Diversi anche caratterialmente: lui estroverso, sempre sorridente, un pò gradasso...io più timido, schivo, defilato.Diversi anche politicamente: lui simpatizzante di destra, io di sinistra, ma ci rispettavamo perchè eravamo e siamo ancora, ANCHE LUI ADESSO CHE NON C'è PIU',persone serie. Ci chiamavamo per cognome ma non per distacco, semplicemente per abitudine. Ricordo ancora quando lo vedevo entrare a scuola con la tuta della Lazio, e io avevo sotto braccio l'immancabile copia del Corriere dello Sport. Lui veniva da me e sempre con grande gentilezza mi chiedeva di darci un'occhiata...e chi se ne frega se la Lazio aveva vinto e la Roma no, o viceversa...non portavo certo rancore. Gabriele Sandri se ne è andato per sempre, mai avrei creduto ai tempi della scuola che un giorno lui sarebbe stato al centro delle cronache italiane, o che io in rassegna stampa a Lumsa News avrei dovuto leggere decine di quotidiani che parlavano del suo assassinio, perchè di questo si tratta. Chi avrà l'occasione di leggere questo post sappia che io ho avuto il privilegio di conoscere Gabriele,e che non meritava tutto questo...ciao Gabbo, ti voglio bene....E L Z E I

sabato 10 novembre 2007

P A C E !



JOHN LENNON E IL SUO MESSAGGIO...ANCORA OGGI VIVO PIU' CHE MAI

Everything in its right place, live in Paris 2001



No Logo Tour, Radiohead 2000-2001

I campi rom sono anche vicino casa mia...e io l'ho saputo solo ora!




Parlare ora di quanto avvenuto alla povera Giovanna Reggiani è quasi superfluo.
Tutti sanno che il suo omicidio ha scatenato feroci polemiche nei confronti degli immigrati, soprattutto romeni. Io non sono tra coloro i quali pensano che basta che sei romeno e non meriti neanche i diritti civili in Italia; tuttavia il problema è molto serio, e va annientato alle radici, anche con misure drastiche. E si badi bene che per "drastiche" non intendo acconsentire alle spedizioni punitive che alcune sedicenti "squadracce fasciste" hanno avuto la bella idea di mettere in piedi. Fatta questa doverosa premessa, c'è un'altra cosa che ultimamente mi ha colpito: confesso la mia ignoranza, non sapevo che a circa 100 metri da casa mia esisteva un campo rom! Effettivamente vedevo in giro ogni tanto qualche zingaro per la zona Aurelio-via di Brava (io abito da quelle parti solo da pochi mesi, spero mi si perdoni l'ignoranza sulla questione), ma non ero al corrente della presenza di un campo rom in prossimità della mia magione. Su youtube ho trovato un video che rende perfettamente l'idea di quello che è avvenuto in occasione dello sgombero del campo rom in via degli Aldobrandeschi: da una prima scorsa sembrerebbe un video attuale, uno sgombero avvenuto l'indomani l'uccisione della Reggiani. Invece no. Il video è del 10 maggio, ed è stato messo in rete il 31. Questa cosa può rendere l'idea su diversi punti:
1- il problema-rom non è certo recente
2- il comune di Roma non è stato poi così fermo sulla vicenda come chi strumentalizza vorrebbe far credere
3- il problema della sicurezza in una città come Roma non ha colori politici ben distinti, è quindi proprio di destra, sinistra e centro
4- a Roma non possiamo stare tranquilli, neanche in zone che sembrano pacifiche come la mia, e che invece possono divenire teatri di rapine e tentativi di violenze
5- io sono molto ignorante, perchè se neanche mi accorgo che ho un campo rom sotto casa forse c'è anche in me qualcosa che non va
6- ancora una volta la rete è un'utile cassa di risonanza per esporre problemi che sembrano inesistenti ma che ci toccano tutti, da molto vicino