mercoledì 21 novembre 2007

Federer contro Sampras: la "Sfida dei Re"

Avevo 20 anni quando a Wimbledon, nel 2001, il mio idolo di sempre Pete Sampras
incrociò la sua Wilson Pro Staff con quella del giovane ed inesperto Roger Federer, svizzero di Basilea non ancora ventenne. Sembrava dover essere una passeggiata di salute per Pistol Pete,imbattuto sull'erba londinese da ben 31 gare e avviato verso la sua ottava affermazione: lo statunitense aveva vinto lo Slam britannico per ben 7 volte, mai nessuno era riuscito a fare altrettanto, nemmeno Borg, nemmeno McEnroe, nemmeno Connors...Quel giorno ebbi un sussulto. Non avevo ancora l'abbonamento a Stream, che trasmetteva la gara in diretta tv, e quando sul televideo in serata vidi la schermata che recitava "Federer b. Sampras 76 57 64 67 75" ebbi un colpo al cuore: possibile che il mio idolo ha perso con un semisconosciuto elvetico di belle speranze? Come può essere successo? Sampras non stava bene? Il giorno dopo vidi su internet la replica di quella sfida e capii tante cose; il tennis aveva appena scoperto il nuovo fenomeno del tennis mondiale.Quel giorno nessuno sugli spalti del Centre Court se ne era accorto , ma si era appena fatta la storia del tennis recente. Molta gente credeva che quello non sarebbe stato altro che il primo round tra i due artisti della racchetta, e che Sampras si sarebbe affrettato a prendersi la sua personale rivincita. Sfortunatamente per tutti gli amanti del tennis non fu così: Pete Sampras e Roger Federer non si sarebbero mai più affrontati...



...novembre 2007: sono passati più di 6 anni e nel mondo del tennis è cambiato tutto. Sampras si è ritirato alla fine del 2002, dopo aver vinto il suo 14mo titolo dello Slam a New York (record che resiste tuttora), strapazzando contro ogni pronostico Andrè Agassi in finale. Dopo qualche mese di sterile dominio di Lleyton Hewitt e Andy Roddick il posto dell'ex numero uno è stato preso proprio da quel ragazzo svizzero timido e impacciato, che tanto somigliava caratterialmente a Pete agli inizi della sua irripetibile (?) carriera. Quel ragazzo ora ha 26 anni, la mia età. E'numero uno del mondo incontrastato dal gennaio 2004 e annovera, tra i suoi tanti trofei, 5 Wimbledon, 4 Us Open, 3 Australian Open e 4 Atp Masters. Solo un giocatore ha fatto meglio di lui da quando è nato il tennis, e risponde proprio al nome di quel Sampras che Federer battè 6 anni fa a Londra nella loro unica sfida ufficiale. Già, ufficiale. Perchè Pete e Roger, che solo il tempo crudele non ha voluto far affrontare più di una volta, hanno ingannato l'età e le epoche diverse, incontrandosi ancora. E'successo a Seul, in Corea del Sud, ed è successo ieri. L'occasione? Un'esibizione che ho avuto la fortuna di ammirare su internet e che ha visto lo svizzero prevalere ancora, più nettamente di allora questa volta, col punteggio di 64 63. Sampras fisicamente è un altra persona: sovrappeso, con pochi capelli, dimostra più dei suoi 36 anni. Federer potrebbe snobbarlo, potrebbe a ragione ammettere di essere il più grande di tutti perchè in prospettiva supererà Sampras anche nei numeri. Potrebbe evitare queste esibizioni dalle quali solo lui potrebbe rimetterci la faccia, magari perdendo contro un giocatore ormai ritiratosi da anni. Ma non lo fa. Anzi, Roger prova da sempre ammirazione per Pistol Pete, lo si vede da come lo guarda in conferenza stampa. E'come se l'attuale re del tennis restasse in contemplazione, ammirato da quela figura, da quei riccioli neri ormai in decadenza. "E'stato il più grande, il più grande di tutti" continua a ripetere; "Molto presto mi supererà, e ne sarò contento perchè lui è un talento puro, e sono felice che sia proprio lui a migliorare i miei record" la risposta di Sampras. I due si affronteranno altre due volte nel giro di pochi giorni: domani 22 novembre a Kuala Lumpur (ore 13 italiane) e sabato 24 novembre a Macao (ore 7 italiane). Chi ha un abbonamento a Sky o ama come me il tennis ne approfitti e si sintonizzi su Sky Sport3, per assistere al secondo e al terzo atto di quella che è la sfida tra i due giocatori che hanno fatto del tennis uno sport straordinario, la "Sfida dei Re" la chiamo io.... Basta che guardiate quel campo rettangolare e osserviate bene quei due signori: lì,in quel campo, ci sono 26 tornei dello Slam e 7 masters ATP...la storia del tennis è qui, spero che non tramonti mai... E L Z E I

martedì 20 novembre 2007

Dopo polemiche e incidenti...facciamocele 4 risate!!



"Il Divano Scomodo" con Maccio Capatonda nel ruolo di Contino Bricchio...




...e "La Febbra", primo grande capolavoro del maestro Capatonda...E L Z E I

domenica 18 novembre 2007

Italia agli Europei: tutti pronti a salire sul carro dei vincitori adesso, vero?



Adesso che la Nazionale Italiana Campione del Mondo ha matematicamente raggiunto la qualificazione per i prossimi campionati Europei di Austria e Svizzera non si sente più nessuno parlare, tra i giornalisti e i benpensanti che dicevano frasi come "Siamo scarsi", "Donadoni non capisce nulla di calcio", "Noi italiani facciamo sempre figure barbine in giro per l'Europa", "Gli scozzesi ci faranno tremare", "Se non passiamo non meritiamo di essere Campioni del Mondo", ecc. ecc.
E'troppo facile criticare quando le cose vanno male ed elogiare quando tutto va bene. Mi ricordo ancora i giorni precedenti al Mondiale 2006 quello che stava scritto sui giornali italiani o quello che si diceva alle radio o in tv: poi la vittoria contro la Francia a Berlino ha cancellato tutto, e tutti stavamo a festeggiare, anche i cosiddetti ultras, che per moda dicevano di essere contro la Nazionale, perchè manovrata dai cosiddetti poteri forti. Patetici, ecco cosa siete! Vorrei ricordare ai signori Ultras che per moda vanno contro la loro Nazionale che noi siamo italiani e a me, romanista convinto, poco importa se a segnare il gol decisivo può essere un Del Piero o un Inzaghi (gli interisti sono tutti stranieri), o addirittura un Rocchi, guarda che arrivo a dire! Basta che un calciatore indossa quella divisa azzurra e io lo tifo, INCONDIZIONATAMENTE! Certo, se le cose non vanno bene ho tutto il diritto di criticare, come tutti...ma se poi si vince non faccio finta di non aver criticato in passato: ammetto l'errore e festeggio. Invece molta gente, tra giornalisti e semplici tifosi, nega di aver mai contestato le scelte del cittì, per salvare la faccia nei confronti di lettori o amici. A me non sta simpatico Donadoni, come non mi stava simpatico Lippi se è per questo, ma intanto hanno entrambi avuto il merito di aver portato l'Italia agli Europei il primo, in un girone di ferro, e sul tetto del mondo il secondo, battendo avversari tremendi come la Germania padrone di casa o la Francia dell'odioso Domenech. Vorrei infine dedicare ai giornalisti incapaci, che rubano uno stipendio scrivendo una serie di frasi retoriche e dietrologiche, alcuni numeri relativi alla nostra Nazionale, che è un bene da salvaguardare e non da contestare per partito preso, solo perchè fa moda:
1) Siamo Campioni del Mondo
2) Solo il Brasile ha vinto più Mondiali di noi (5 contro 4), e se la finale di Pasadena del 1994 l'avessimo vinta noi ai rigori, a quest'ora saremmo la Nazionale più vincente della storia
3) Non usciamo sconfitti da un Mondiale sul campo dal lontano 1986, visto che nel 1990, nel 1994 e nel 1998 abbiamo perso ai rigori, e nel 2002 abbiamo perso per la regola idiota del Golden Gol
4) Abbiamo vinto un girone di qualificazione agli Europei precedendo la Francia per la seconda volta dopo la finale Mondiale,la Scozia contro la quale nessuno aveva preso punti in trasferta, e l'Ucraina che è tra le prima otto nazionali del Mondo
5) Abbiamo dimostrato di essere pù forti anche senza campioni come Totti, Nesta, Del Piero, Inzaghi, Gilardino e Materazzi
6) Non perdiamo una gara ufficiale agli Europei dal 1996, quando fummo sconfitti dalla Repubblica Ceca dell'ancora giovane promessa Pavel Nedved; da allora abbiamo preso il secondo posto nel 2000 dopo aver perso ancora una volta al Golden Gol ai supplementari e nel 2004 siamo usciti senza perdere una gara, dopo una vittoria contro la Bulgaria e due pareggi con Svezia e Danimarca.
Voi ancora volete criticarla questa Nazionale? Accomodatevi, ma credo che di argomenti ve ne siamo rimasit ben pochi. Un ultimo ragionamento, e questa volta il campanilismo mi sia concesso: è piacevole vedere juventini, laziali, interisti, milanisti abbracciarsi per un gol al 91° di Christian Panucci, da sei anni un gladiatore della mia Roma: avrei voluto vedervi, a tutti quanti...E L Z E I

venerdì 16 novembre 2007

Calcio e violenza: polizia e ultras si spartiscono le colpe



Io non sono un ultras. Non vado in curva da quando tre idioti mi hanno minacciato. Era il 2004, Roma-Parma 5-1 per la cronaca, e stavo in sud con alcuni amici. Si sono avvicinati tre ragazzetti (avranno avuto massimo 18 anni) con il cappelletto della Roma, teste rasate e i denti da latte. Ci hanno minacciato, se non avessimo cantato "Faccetta nera" non avremmo lasciato la curva vivi. Un mio amico ha provato a reagire, fortunatamente la situazione non è precipitata e siamo riusciti ad evitare di essere picchiati, in che modo? Lasciano lo stadio rapidamente, of course. Questo è solo un esempio di quanto le curve degli stadi italiani siano ormai in mano a quattro deficienti, che rispondono alle direttive di partiti politici, bravi e lesti ad approfittare dell'ignoranza di un gruppuscolo di pischelletti, che non sanno neanche chi fosse il Duce o Che Guevara. Se fossi stato a Livorno probabilmente mi avrebbero minacciato di morte se non avessi cantato "Avanti popolo" ma la sostanza non cambia. Pur esssendo un simpatizzante di sinistra non l'avrei certo fatto. Io non vado allo stadio per fare politica, ci vado per tifare per la mia Roma. Invece c'è gente che si impossessa di un Tempio sacro del tifo, la curva, per pubblicizzare le sue perverse idee politiche e per fare vedere che loro sì che sono forti, loro sì che hanno potere. Non pensiate comunque che lo stato sia esente da colpe: se la situazione è questa, se ora contiamo i morti tra tifosi e polizia (vedi Raciti e Sandri) la colpa è anche dello stato, che in questi anni non ha fatto assolutamente NULLA per scongiurare il problema. A cosa serve fermare il campionato se poi quando si ricomincia siamo da capo a dodici? Non sarebbe forse meglio evitare che a individui come questi cretini che vi faccio vedere nel filmato di questo post venga impedito di entrare negli stadi? Perchè non si fa come in Inghilterra? Perchè non si manda la gente in galera? Poi scopriamo che molti capi ultras sono conosciuti dalle forze dell'ordine, per stessa ammissione dei diretti interessati, ma tanto non si fa nulla per sbatterli in cella e buttare la chiave. Io sono uno dei tanti che non va più in curva, perchè ormai le curve sono off-limits per chi come me vuole solo tifare la propria squadra. Ho paura che la vicenda non si risolverà fino a che la nostra società comprenderà idioti fannulloni che si travestono da tifosi e fino a che lo stato non capirà che la sicurezza in Italia non viene garantita da chi guadagna per farlo. Intanto gustatevi questo video postato su youtube da alcuni sedicenti tifosi romanisti, che si vantano anche di aver fatto queste gran belle riprese...E L Z E I

mercoledì 14 novembre 2007

A proposito di Romania...siamo schiavi dei media?

Leggo sui maggiori quotidiani di oggi finalmente una bella notizia: un ragazo rumeno ha trovato un portafoglio con diversi soldini dentro; pensate che invece di rubarlo lo ha fatto restituire alla legittima proprietaria, che a sua volta si è sdebitata con il giovane rumeno con un premio in denaro. Niente male, in questo periodo di attacchi a tutta la comunità rumena forse ci siamo sbagliati, forse non tutti i rumeni sono degli stupratori o dei ladri. La notizia, molto bella e positiva, sembra però non aver smosso più di tanto i mass media, che sono i veri padroni delle menti italiane. Sono loro che stabiliscono ciò di cui si deve parlare e ciò di cui non si deve parlare. Ebbene, questa volta hanno deciso che evidentemente la notizia era troppo positiva per essere sbattuta in prima pagina, per controbilanciare le tante critiche alla comunità rumena tout court...e che hanno fatto? Notizia pubblicata in due (2) righe a fondo pagina verso la fine di quasi tutti i quotidiani. Quanto spreco di parole e di inchiostro! Troppa grazia! Quando capiranno i signori della stampa italiana che in prima pagina non devono essere inserite solo le notizie catastrofiche o di gossip? Questa è la dimostrazione che al nostro mondo non siamo tutti cattivi, c'è tanta gente perbene, ma non fa notizia, non interessa all'utenza che vuole solo scandali, sangue, tresche tra calciatori e veline...Nella nostra opinione pubblica non c'è posto per l'ottimismo, ma solo per l'ipocrisia e la retorica...visto che faccio parte della categoria faccio autocritica e dico: diamoci tutti una bella regolata, perchè se questo Paese va a rotoli (vedi i rom, vedi gli ultras uccisi, vedi i politici incapaci di legiferare od opporsi razionalmente)è colpa di tutti, anche di chi decide ciò che va discusso e ciò che va cestinato...E L Z E I

martedì 13 novembre 2007

DEDICATO A GABRIELE SANDRI

Gabriele Sandri era un mio amico. Quando domenica scorsa ho sentito la notizia della morte di un tifoso laziale diretto a Milano, e ho scorso nome e cognome, ho avuto un brivido lungo la schiena. Non ci vedevamo da tanto tempo io e Gabriele, almeno da 5 anni. Mi ricordo quelle interminabili partite a pallone nel cortile della scuola,al "Tacito" di via Giordano Bruno. Si giocava sempre da avversari perchè laziale lui, romanista io, quando organizzavamo i derby interni alla scuola si stava sempre contro. Avversari ma mai nemici. Diversi anche caratterialmente: lui estroverso, sempre sorridente, un pò gradasso...io più timido, schivo, defilato.Diversi anche politicamente: lui simpatizzante di destra, io di sinistra, ma ci rispettavamo perchè eravamo e siamo ancora, ANCHE LUI ADESSO CHE NON C'è PIU',persone serie. Ci chiamavamo per cognome ma non per distacco, semplicemente per abitudine. Ricordo ancora quando lo vedevo entrare a scuola con la tuta della Lazio, e io avevo sotto braccio l'immancabile copia del Corriere dello Sport. Lui veniva da me e sempre con grande gentilezza mi chiedeva di darci un'occhiata...e chi se ne frega se la Lazio aveva vinto e la Roma no, o viceversa...non portavo certo rancore. Gabriele Sandri se ne è andato per sempre, mai avrei creduto ai tempi della scuola che un giorno lui sarebbe stato al centro delle cronache italiane, o che io in rassegna stampa a Lumsa News avrei dovuto leggere decine di quotidiani che parlavano del suo assassinio, perchè di questo si tratta. Chi avrà l'occasione di leggere questo post sappia che io ho avuto il privilegio di conoscere Gabriele,e che non meritava tutto questo...ciao Gabbo, ti voglio bene....E L Z E I

sabato 10 novembre 2007

P A C E !



JOHN LENNON E IL SUO MESSAGGIO...ANCORA OGGI VIVO PIU' CHE MAI

Everything in its right place, live in Paris 2001



No Logo Tour, Radiohead 2000-2001

I campi rom sono anche vicino casa mia...e io l'ho saputo solo ora!




Parlare ora di quanto avvenuto alla povera Giovanna Reggiani è quasi superfluo.
Tutti sanno che il suo omicidio ha scatenato feroci polemiche nei confronti degli immigrati, soprattutto romeni. Io non sono tra coloro i quali pensano che basta che sei romeno e non meriti neanche i diritti civili in Italia; tuttavia il problema è molto serio, e va annientato alle radici, anche con misure drastiche. E si badi bene che per "drastiche" non intendo acconsentire alle spedizioni punitive che alcune sedicenti "squadracce fasciste" hanno avuto la bella idea di mettere in piedi. Fatta questa doverosa premessa, c'è un'altra cosa che ultimamente mi ha colpito: confesso la mia ignoranza, non sapevo che a circa 100 metri da casa mia esisteva un campo rom! Effettivamente vedevo in giro ogni tanto qualche zingaro per la zona Aurelio-via di Brava (io abito da quelle parti solo da pochi mesi, spero mi si perdoni l'ignoranza sulla questione), ma non ero al corrente della presenza di un campo rom in prossimità della mia magione. Su youtube ho trovato un video che rende perfettamente l'idea di quello che è avvenuto in occasione dello sgombero del campo rom in via degli Aldobrandeschi: da una prima scorsa sembrerebbe un video attuale, uno sgombero avvenuto l'indomani l'uccisione della Reggiani. Invece no. Il video è del 10 maggio, ed è stato messo in rete il 31. Questa cosa può rendere l'idea su diversi punti:
1- il problema-rom non è certo recente
2- il comune di Roma non è stato poi così fermo sulla vicenda come chi strumentalizza vorrebbe far credere
3- il problema della sicurezza in una città come Roma non ha colori politici ben distinti, è quindi proprio di destra, sinistra e centro
4- a Roma non possiamo stare tranquilli, neanche in zone che sembrano pacifiche come la mia, e che invece possono divenire teatri di rapine e tentativi di violenze
5- io sono molto ignorante, perchè se neanche mi accorgo che ho un campo rom sotto casa forse c'è anche in me qualcosa che non va
6- ancora una volta la rete è un'utile cassa di risonanza per esporre problemi che sembrano inesistenti ma che ci toccano tutti, da molto vicino

venerdì 26 ottobre 2007

global/local: in metro attenti al portafoglio!




Come esempio di global/local da trovare su internet la mia scelta è caduta
decisamente su una scena che purtroppo si vede molte volte nella metropolitana di Roma. Io stesso prendo molto spesso la metro e mi capita di vedere scene di scippi e borseggi che non è mai facile immortalare con filmati o foto, dunque cogliendo in flagrante l'autore del furto. Durante i borseggi a cui ho assistito personalmente mi sono reso conto che non è facile nè fermare il ladro nè incastrarlo con prove che ci permettono di identificarlo, tanto è veloce l'azione da non fartene neanche rendere conto. Questo filmato è invece riuscito nell'intento di mostrarci il momento esatto dello scippo ai danni di un passeggero. La rete ancora una volta diventa testimonianza di fatti cronaca. Il fatto avviene in un'area circoscritta e teoricamente invisibile ai più (la metropolitana di Roma a maggior ragione è un luogo chiuso per eccellenza) ma ci pensa la rete a trasmettere un messaggio, per certi versi difficile da diffondere, in tutto il mondo. Classico esempio di local/global che, aguzzando la vista e l'ingegno, è purtroppo assai facilmente riscontrabile...

sabato 20 ottobre 2007

Sei anni e nove giorni dopo...gli stessi brividi, la stessa incredulità.



Sono passati più di sei anni, ma ogni volta che vedo questo video provo lo stesso effetto che provo nel vedere quello dell'esecuzione del fotografo giapponese in Birmania. Si dirà, c'è una certa differenza tra i due filmati ma non conta tanto quello, conta più la mia identica reazione. Quella sera io ero allo stadio (chissà perchè poi...) a vedere un Roma-Real Madrid senza festa. Tornato a casa ancora scosso per ciò che si era verificato, quando da noi in Italia erano da poco passate le 15 , vedo in tv le immagini di questo signore di mezz'età che tutto sembra tranne uno che ha da poco benedetto l'esecuzione di migliaia di persone, in un posto dove neanche Hitler e Stalin erano riusciti a mietere vittime. Ogni tanto rivedo questo video, per me a volte quell'11 settembre 2001 sembra ancora essere stato trasmesso solo un film, e questo signore dalla folta barba grigia il regista cinematograico. Poi ci ripenso, e capisco che è tutto vero, e mi vengono i brividi, come quando vedo la Birmania, il Ruanda, la Somalia, l'Iraq...Anche lui si è servito di una tecnologia nuova, sapeva che il mondo non può fare a meno di internet, e si è servito proprio del nostro attaccamento per la rete per spaventarci, per dirci che non siamo al sicuro...A volte lo fa ancora adesso, e altri morti ci sono stati a Madrid, a Londra, A Sharm...persone come me, che un giorno hanno visto questo video e che, forse, non credevano che quel signore un giorno avrebbe dichiarato guerra anche a loro, estromettendole dal nostro mondo senza poterselo permettere. Elzei

Stiamo tornando alla Prima Repubblica?


Ci sono diverse considerazioni da fare riguardo alla politica italiana, vorrei iniziare da alcuni esempi pratici:
1) lo scorso 14 ottobre, come anche i muri ormai sanno, si sono tenute le primarie per l'elezione del segretario e delle liste del Partito Democratico. Il PD altro non è che la fusione di due partiti, Democratici di Sinistra e Margherita. Dunque DS + Margherita = Partito Democratico.
2) Prossimamente si dovrebbe tenere (il condizionale è d'obbligo) la costituente dell'attuale "Cosa Rossa", ossia un unico partito comprendente tutte le forze parlamentari della sinistra italiana; i partiti in questione sono Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Verdi e Sinistra Democratica (il "correntone" DS contrario al PD). Dunque altra addizione: PRC+PDCI+Verdi+SD= Cosa Rossa (nome provvisorio, naturalmente).
3) Si è conclusa la diaspora socialista: tutti i partitini socialisti italiani si sono riuniti sotto un'unica sigla, Partito Socialista Italiano come ai tempi di Bettino Craxi. Terza addizione: SDI+Nuovo PSI+Socialisti= PSI
4) Le forze di centro contrarie al Partito Democratico all'interno della coalizione di centrosinistra, ovvero l'UDEUR di Mastella, i Liberaldemocratici di Dini e l'Italia dei Valori di Di Pietro, strizzano l'occhio all'UDC di Pierferdinando Casini, intenta a smarcarsi dalla Casa delle Libertà. Risultato: potrebbe nascere una nuova Democrazia Cristiana, comprendente anche i centristi di Rotondi (DC per le Autonomie).
5) Passiamo a destra: Forza Italia e Alleanza Nazionale stanno progettando un partito unico di centrodestra, dal quale la Lega Nord si è chiamata fuori, decidendo di rimanere sola e con le mani libere.

Fatta questa prolissa e noiosa disamina mi vengono in mente due cose: la prima è che finalmente siamo di fronte alla più che probabile riduzione de numero di partiti, partitini & movimenti politici in Italia; la seconda è in realtà un dubbio amletico: STIAMO FORSE TORNANDO ALLA PRIMA REPUBBLICA? Tornerà il PCI (o pseudotale), tornerà il PSI e, con il PD da una parte e UDC e centro dall'altra, di fatto tornerà anche la DC, anche se divisa ma almeno non più in cento parti ma in due. I partiti di destra saranno una percentuale davvero minima, come il trascurato MSI di Almirante della Prima Repubblica, con la sola differenza di Alleanza Nazionale, che con la sua politica centrista sembra ormai aver perso e rinnegato le sue origini, un pò come i DS ex comunisti nell'altra sponda. Se poi consideriamo che la Lega Nord era presente anche prima di Tangentopoli le uniche differenze (a livello numerico) e che repubblicani e liberali ci sono ancora, anche se sparuti, le differenze che risaltano agli occhi sono:
1) Berlusconi e Forza Italia
2) La Democrazia Cristiana divisa in due tronconi
3) Il bipolarismo ancora regge, ma non si sa per quanto...
4) i socialdemocratici si sono fusi nel PD


Naturalmente la mia è una provocazione, ma fateci caso, una somiglianza con la mappa dei partiti della Prima Repubblica io l'ho notata. La domanda è: CI DOBBIAMO PREOCCUPARE? fatemi sapere coi vostri commenti...ciao a tutti Elzei

Il 2.0 e internet abbattono i muri della censura: osservazioni sulla morte di un uomo in presa diretta, colpevole di fare solo il suo lavoro

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Per inaugurare la sezione video del mio blog ho scelto questo filmato sulla rivoluzione dei monaci tibetani in Birmania. Un filmato crudo, violento, come lo sono tutti quelli nei quali si vede un uomo morire in presa diretta. Il fotografo giapponese Kenji Nagai viene ucciso mentre sta provando a far conoscere al mondo la violenza sanguinaria della dittatura birmana: un soldato lo vede a terra e gli spara con freddezza. Guardo e riguardo questo video, ma non per sadismo, ma solo perchè tante idee mi passano per la testa mentre davanti agli occhi scorrono queste immagini...provo a riassumerle. Intanto devo dire che sono notevoli le somiglianze con il filmato, allora diffuso solo in tv (internet ancora non esisteva) della rivolta di piazza Tiananmen del 1989, quando uno studente cinese si mise davanti ad un carro armato cercando vanamente di impedirne l'avanzata. Naturalmente i due episodi sono molto diversi tra loro nel contenuto ma in entrambi i casi siamo di fronte a delle rivolte sedate con la violenza e c'è un civile che deve fare i conti con un sistema autoritario. In seconda battuta non posso non pensare a quanto internet sia diventato ormai un Grande Fratello al quale neanche la censura più rigida, in qualsiasi stato del mondo, può opporsi. Trovo ancora più interessante che ormai non c'è più bisogno di una troupe televisiva o di macchinari particolarmente sofisticati per mettere in rete, sotto gli occhi di tutti, un video come questo che la dittatura birmana non acconsentirebbe mai di diffondere: basta magari un telefono cellulare con videocamera e il più è fatto. Magari non è questo il caso nel video che ho scelto ma se qualcuno fosse stato nei paraggi in quel momento avrebbe potuto magari filmare gli ultimi istanti di vitsa del fotografo giapponese in maniera ancora più ravvicinata. Naturalmente non c'è niente di bello nel vedere un essere umano esalare il suo ultimo respiro ma in questa società così attenta allo scoop e al filmato "not politically correct", in questa società di curiosi e ficcanaso spesso eventi come questi sono "cliccatissimi". Questo è ciò che il pubblico vuole, i media sembrano adeguarsi. Elzei

venerdì 19 ottobre 2007

i Radiohead spaventano il business discografico: vuoi il loro disco? Offri quel che vuoi ed è tuo


Dopo un'attesa durata quattro anni e mezzo (l'ultimo lavoro, Hail to the Thief, è uscito nel giugno 2003), i Radiohead hanno finalmente licenziato la loro settima fatica: In Rainbows, questo il titolo del nuovo album della band di Oxford, è ufficialmente uscito lo scorso 10 ottobre e, come prevedibile, il successo è stato subito evidente. Fino a qui nulla di strano, l'evento in sè sembrerebbe simile all'uscita di un disco qualunque,amato dai suoi fans e passato inosservato a coloro i quali non nutrono passione per i Radiohead. Eppure in questo caso siamo di fronte a qualcosa di innovativo: per la prima volta una band affermata in tutto il mondo decide di fare a meno di una casa discografica alle spalle e decide di autofinanziarsi. Il nuovo album di Thom Yorke e soci è disponibile solo in versione download; per assicurarselo l'utente non dovrà fare altro che registrarsi al sito ufficiale della band inglese e offrire una quota libera, anche di sola una sterlina. Fatto questo l'album è a disposizione, e attenzione perchè non è una copia "taroccata", in quanto pochi giorni dopo la band spedirà per posta a chi ha dato loro fiducia la copertina originale del cd con testi e foto inedite. Si dirà che una band straricca come i Radiohead può permettersi di fare una cosa del genere, ma il discorso sul quale vorrei far ragionare la mia vasta(mah...) utenza è un altro: se tutte le bands musicali decidessero di fare come i Radiohead quale sarebbe il futuro delle case discografiche? A cosa servirebbe mettere in commercio un cd al prezzo di 20 euro quando un utente con la passione per la musica può tranquillamente (e soprattutto gratuitamente) scaricarsi il pezzo su internet? In realtà il tema non è poi così originale, in fin dei conti già in precedenza esistevano, ed esistono tuttora, programmi come E-mule o WinMX che permettono di scaricare musica gratis. La differenza è che in casi del genere si sfiora l'illegalità mentre ciò che hanno fatto i Radiohead è assolutamente legale, e figlio di una scelta che forse comporterà un sacrificio economico ma anche la capacità di attrarre sempre più attenzioni su di sè. Non è un caso che il portavoce della EMI, l'ex casa discografica dei Radiohead tra l'altro, si è dichiarato molto preoccupato per gli ultimi accadimenti. Staremo a vedere cosa ci riserverà il futuro...Se è bello il disco? Bellissimo, forse il migliore da loro mai realizzato, quindi che aspettate? Scaricatevelo! (http://www.inrainbows.com/) Sempre se vi piacciono i Radiohead, naturalmente...

sabato 13 ottobre 2007

"Arancia Meccanica" per la prima volta trasmesso alla tv italiana


Sarà perchè ho sempre ammirato Stanley Kubrick, sarà perchè sono sempre rimasto affascinato dagli occhi da matto di Malcolm McDowell...fatto sta che quando un paio di settimane fa ho letto che "Arancia Meccanica", il capolavoro diretto da Kubrick nel lontano 1971, sarebbe per la prima volta stato trasmesso in un'emittente nazionale italiana (nella fattispecie "la7") ho festeggiato: nel suo piccolo è stato un evento storico perchè il film è stato per 36 anni censurato e onestamente non riesco a spiegarmi perchè, in un mondo in cui non ci si stupisce più di niente e in cui i bambini sono abituati a vedere giornalmente programmi con numerose scene di violenza, un tale capolavoro sulla corruzione e sulle falle della società occidentale sia stato costantemente messo da parte. "Arancia meccanica" è un film amaro, cruento per larghi tratti ma straordinariamente intenso e particolare: dalle ambientazioni futuristiche come l'arredamento della casa in cui il "Drugo" Alex viveva con i suoi genitori, prima che questi lo dimenticassero, alla maestosa colonna sonora firmata da "Ludovico van" Beethoven che regala alla pellicola un'immortalità non solo visiva ma anche auditiva. Ecco, io mi sono emozionato nel vedere un film vecchio 36 anni ma maledettamente attuale. Si potrà dire che Kubrick, scomparso dal gennaio 1999, pochi giorni dopo l'uscita nelle sale della sua ultima fatica, "Eyes wide shut"(lavoro così intenso da provocare la separazione professionale e sentimentale di Tom Cruise e Nicole Kidman, i due protagonisti), ci avesse visto giusto fin da allora su come el società che ci governano siano organizzate. Naturalmente ho questo film anche in dvd e non vi nascondo, ragazzi ma soprattutto ragazze, che spesso me lo riguardo, magari sorseggiando uin bicchiere di latte come facevano i "buoni" Drughi,a magari senza allungarlo con altre non meglio identificabili sostanze. Per concludere un consiglio: andate a vedere la mostra fotografica realizzata dallo stesso Kubrick, che oltre che quella per la pellicola nutriva una grande passione anche per le istantanee. La mostra si sta tenendo al Palazzo delle Esposizioni di via Nazionale, mi hanno detto che è bellissima e che vale la pena trascorrerci qualche ora. Anzi, se ci vuole venire qualcuno con me sarei felice, per quello che posso offrire, di fargli da Cicerone...se poi ci vuole venire una bella ragazza ancora meglio, sapete come contattarmi..:-) ciao a tutti ma soprattutto a tutte, Elzei

Il blog di Elzei inizia qui...

Salve a tutti, sono Lorenzo ...ma per gli amici Elzei. Chiunque leggerà questo blog sarà considerato un mio amico e quindi per tutti voi sono, appunto, Elzei...Con un pizzico di intuito capirete perchè questo nomignolo, e se poi non lo capirete non fa nulla...l'importante è che questo blog piaccia, interessi, susciti curiosità come ogni buono scrittore deve cercare di fare. Spero di riuscire nel mio intento, a presto Elzei