venerdì 26 ottobre 2007

global/local: in metro attenti al portafoglio!




Come esempio di global/local da trovare su internet la mia scelta è caduta
decisamente su una scena che purtroppo si vede molte volte nella metropolitana di Roma. Io stesso prendo molto spesso la metro e mi capita di vedere scene di scippi e borseggi che non è mai facile immortalare con filmati o foto, dunque cogliendo in flagrante l'autore del furto. Durante i borseggi a cui ho assistito personalmente mi sono reso conto che non è facile nè fermare il ladro nè incastrarlo con prove che ci permettono di identificarlo, tanto è veloce l'azione da non fartene neanche rendere conto. Questo filmato è invece riuscito nell'intento di mostrarci il momento esatto dello scippo ai danni di un passeggero. La rete ancora una volta diventa testimonianza di fatti cronaca. Il fatto avviene in un'area circoscritta e teoricamente invisibile ai più (la metropolitana di Roma a maggior ragione è un luogo chiuso per eccellenza) ma ci pensa la rete a trasmettere un messaggio, per certi versi difficile da diffondere, in tutto il mondo. Classico esempio di local/global che, aguzzando la vista e l'ingegno, è purtroppo assai facilmente riscontrabile...

sabato 20 ottobre 2007

Sei anni e nove giorni dopo...gli stessi brividi, la stessa incredulità.



Sono passati più di sei anni, ma ogni volta che vedo questo video provo lo stesso effetto che provo nel vedere quello dell'esecuzione del fotografo giapponese in Birmania. Si dirà, c'è una certa differenza tra i due filmati ma non conta tanto quello, conta più la mia identica reazione. Quella sera io ero allo stadio (chissà perchè poi...) a vedere un Roma-Real Madrid senza festa. Tornato a casa ancora scosso per ciò che si era verificato, quando da noi in Italia erano da poco passate le 15 , vedo in tv le immagini di questo signore di mezz'età che tutto sembra tranne uno che ha da poco benedetto l'esecuzione di migliaia di persone, in un posto dove neanche Hitler e Stalin erano riusciti a mietere vittime. Ogni tanto rivedo questo video, per me a volte quell'11 settembre 2001 sembra ancora essere stato trasmesso solo un film, e questo signore dalla folta barba grigia il regista cinematograico. Poi ci ripenso, e capisco che è tutto vero, e mi vengono i brividi, come quando vedo la Birmania, il Ruanda, la Somalia, l'Iraq...Anche lui si è servito di una tecnologia nuova, sapeva che il mondo non può fare a meno di internet, e si è servito proprio del nostro attaccamento per la rete per spaventarci, per dirci che non siamo al sicuro...A volte lo fa ancora adesso, e altri morti ci sono stati a Madrid, a Londra, A Sharm...persone come me, che un giorno hanno visto questo video e che, forse, non credevano che quel signore un giorno avrebbe dichiarato guerra anche a loro, estromettendole dal nostro mondo senza poterselo permettere. Elzei

Stiamo tornando alla Prima Repubblica?


Ci sono diverse considerazioni da fare riguardo alla politica italiana, vorrei iniziare da alcuni esempi pratici:
1) lo scorso 14 ottobre, come anche i muri ormai sanno, si sono tenute le primarie per l'elezione del segretario e delle liste del Partito Democratico. Il PD altro non è che la fusione di due partiti, Democratici di Sinistra e Margherita. Dunque DS + Margherita = Partito Democratico.
2) Prossimamente si dovrebbe tenere (il condizionale è d'obbligo) la costituente dell'attuale "Cosa Rossa", ossia un unico partito comprendente tutte le forze parlamentari della sinistra italiana; i partiti in questione sono Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Verdi e Sinistra Democratica (il "correntone" DS contrario al PD). Dunque altra addizione: PRC+PDCI+Verdi+SD= Cosa Rossa (nome provvisorio, naturalmente).
3) Si è conclusa la diaspora socialista: tutti i partitini socialisti italiani si sono riuniti sotto un'unica sigla, Partito Socialista Italiano come ai tempi di Bettino Craxi. Terza addizione: SDI+Nuovo PSI+Socialisti= PSI
4) Le forze di centro contrarie al Partito Democratico all'interno della coalizione di centrosinistra, ovvero l'UDEUR di Mastella, i Liberaldemocratici di Dini e l'Italia dei Valori di Di Pietro, strizzano l'occhio all'UDC di Pierferdinando Casini, intenta a smarcarsi dalla Casa delle Libertà. Risultato: potrebbe nascere una nuova Democrazia Cristiana, comprendente anche i centristi di Rotondi (DC per le Autonomie).
5) Passiamo a destra: Forza Italia e Alleanza Nazionale stanno progettando un partito unico di centrodestra, dal quale la Lega Nord si è chiamata fuori, decidendo di rimanere sola e con le mani libere.

Fatta questa prolissa e noiosa disamina mi vengono in mente due cose: la prima è che finalmente siamo di fronte alla più che probabile riduzione de numero di partiti, partitini & movimenti politici in Italia; la seconda è in realtà un dubbio amletico: STIAMO FORSE TORNANDO ALLA PRIMA REPUBBLICA? Tornerà il PCI (o pseudotale), tornerà il PSI e, con il PD da una parte e UDC e centro dall'altra, di fatto tornerà anche la DC, anche se divisa ma almeno non più in cento parti ma in due. I partiti di destra saranno una percentuale davvero minima, come il trascurato MSI di Almirante della Prima Repubblica, con la sola differenza di Alleanza Nazionale, che con la sua politica centrista sembra ormai aver perso e rinnegato le sue origini, un pò come i DS ex comunisti nell'altra sponda. Se poi consideriamo che la Lega Nord era presente anche prima di Tangentopoli le uniche differenze (a livello numerico) e che repubblicani e liberali ci sono ancora, anche se sparuti, le differenze che risaltano agli occhi sono:
1) Berlusconi e Forza Italia
2) La Democrazia Cristiana divisa in due tronconi
3) Il bipolarismo ancora regge, ma non si sa per quanto...
4) i socialdemocratici si sono fusi nel PD


Naturalmente la mia è una provocazione, ma fateci caso, una somiglianza con la mappa dei partiti della Prima Repubblica io l'ho notata. La domanda è: CI DOBBIAMO PREOCCUPARE? fatemi sapere coi vostri commenti...ciao a tutti Elzei

Il 2.0 e internet abbattono i muri della censura: osservazioni sulla morte di un uomo in presa diretta, colpevole di fare solo il suo lavoro

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Per inaugurare la sezione video del mio blog ho scelto questo filmato sulla rivoluzione dei monaci tibetani in Birmania. Un filmato crudo, violento, come lo sono tutti quelli nei quali si vede un uomo morire in presa diretta. Il fotografo giapponese Kenji Nagai viene ucciso mentre sta provando a far conoscere al mondo la violenza sanguinaria della dittatura birmana: un soldato lo vede a terra e gli spara con freddezza. Guardo e riguardo questo video, ma non per sadismo, ma solo perchè tante idee mi passano per la testa mentre davanti agli occhi scorrono queste immagini...provo a riassumerle. Intanto devo dire che sono notevoli le somiglianze con il filmato, allora diffuso solo in tv (internet ancora non esisteva) della rivolta di piazza Tiananmen del 1989, quando uno studente cinese si mise davanti ad un carro armato cercando vanamente di impedirne l'avanzata. Naturalmente i due episodi sono molto diversi tra loro nel contenuto ma in entrambi i casi siamo di fronte a delle rivolte sedate con la violenza e c'è un civile che deve fare i conti con un sistema autoritario. In seconda battuta non posso non pensare a quanto internet sia diventato ormai un Grande Fratello al quale neanche la censura più rigida, in qualsiasi stato del mondo, può opporsi. Trovo ancora più interessante che ormai non c'è più bisogno di una troupe televisiva o di macchinari particolarmente sofisticati per mettere in rete, sotto gli occhi di tutti, un video come questo che la dittatura birmana non acconsentirebbe mai di diffondere: basta magari un telefono cellulare con videocamera e il più è fatto. Magari non è questo il caso nel video che ho scelto ma se qualcuno fosse stato nei paraggi in quel momento avrebbe potuto magari filmare gli ultimi istanti di vitsa del fotografo giapponese in maniera ancora più ravvicinata. Naturalmente non c'è niente di bello nel vedere un essere umano esalare il suo ultimo respiro ma in questa società così attenta allo scoop e al filmato "not politically correct", in questa società di curiosi e ficcanaso spesso eventi come questi sono "cliccatissimi". Questo è ciò che il pubblico vuole, i media sembrano adeguarsi. Elzei

venerdì 19 ottobre 2007

i Radiohead spaventano il business discografico: vuoi il loro disco? Offri quel che vuoi ed è tuo


Dopo un'attesa durata quattro anni e mezzo (l'ultimo lavoro, Hail to the Thief, è uscito nel giugno 2003), i Radiohead hanno finalmente licenziato la loro settima fatica: In Rainbows, questo il titolo del nuovo album della band di Oxford, è ufficialmente uscito lo scorso 10 ottobre e, come prevedibile, il successo è stato subito evidente. Fino a qui nulla di strano, l'evento in sè sembrerebbe simile all'uscita di un disco qualunque,amato dai suoi fans e passato inosservato a coloro i quali non nutrono passione per i Radiohead. Eppure in questo caso siamo di fronte a qualcosa di innovativo: per la prima volta una band affermata in tutto il mondo decide di fare a meno di una casa discografica alle spalle e decide di autofinanziarsi. Il nuovo album di Thom Yorke e soci è disponibile solo in versione download; per assicurarselo l'utente non dovrà fare altro che registrarsi al sito ufficiale della band inglese e offrire una quota libera, anche di sola una sterlina. Fatto questo l'album è a disposizione, e attenzione perchè non è una copia "taroccata", in quanto pochi giorni dopo la band spedirà per posta a chi ha dato loro fiducia la copertina originale del cd con testi e foto inedite. Si dirà che una band straricca come i Radiohead può permettersi di fare una cosa del genere, ma il discorso sul quale vorrei far ragionare la mia vasta(mah...) utenza è un altro: se tutte le bands musicali decidessero di fare come i Radiohead quale sarebbe il futuro delle case discografiche? A cosa servirebbe mettere in commercio un cd al prezzo di 20 euro quando un utente con la passione per la musica può tranquillamente (e soprattutto gratuitamente) scaricarsi il pezzo su internet? In realtà il tema non è poi così originale, in fin dei conti già in precedenza esistevano, ed esistono tuttora, programmi come E-mule o WinMX che permettono di scaricare musica gratis. La differenza è che in casi del genere si sfiora l'illegalità mentre ciò che hanno fatto i Radiohead è assolutamente legale, e figlio di una scelta che forse comporterà un sacrificio economico ma anche la capacità di attrarre sempre più attenzioni su di sè. Non è un caso che il portavoce della EMI, l'ex casa discografica dei Radiohead tra l'altro, si è dichiarato molto preoccupato per gli ultimi accadimenti. Staremo a vedere cosa ci riserverà il futuro...Se è bello il disco? Bellissimo, forse il migliore da loro mai realizzato, quindi che aspettate? Scaricatevelo! (http://www.inrainbows.com/) Sempre se vi piacciono i Radiohead, naturalmente...

sabato 13 ottobre 2007

"Arancia Meccanica" per la prima volta trasmesso alla tv italiana


Sarà perchè ho sempre ammirato Stanley Kubrick, sarà perchè sono sempre rimasto affascinato dagli occhi da matto di Malcolm McDowell...fatto sta che quando un paio di settimane fa ho letto che "Arancia Meccanica", il capolavoro diretto da Kubrick nel lontano 1971, sarebbe per la prima volta stato trasmesso in un'emittente nazionale italiana (nella fattispecie "la7") ho festeggiato: nel suo piccolo è stato un evento storico perchè il film è stato per 36 anni censurato e onestamente non riesco a spiegarmi perchè, in un mondo in cui non ci si stupisce più di niente e in cui i bambini sono abituati a vedere giornalmente programmi con numerose scene di violenza, un tale capolavoro sulla corruzione e sulle falle della società occidentale sia stato costantemente messo da parte. "Arancia meccanica" è un film amaro, cruento per larghi tratti ma straordinariamente intenso e particolare: dalle ambientazioni futuristiche come l'arredamento della casa in cui il "Drugo" Alex viveva con i suoi genitori, prima che questi lo dimenticassero, alla maestosa colonna sonora firmata da "Ludovico van" Beethoven che regala alla pellicola un'immortalità non solo visiva ma anche auditiva. Ecco, io mi sono emozionato nel vedere un film vecchio 36 anni ma maledettamente attuale. Si potrà dire che Kubrick, scomparso dal gennaio 1999, pochi giorni dopo l'uscita nelle sale della sua ultima fatica, "Eyes wide shut"(lavoro così intenso da provocare la separazione professionale e sentimentale di Tom Cruise e Nicole Kidman, i due protagonisti), ci avesse visto giusto fin da allora su come el società che ci governano siano organizzate. Naturalmente ho questo film anche in dvd e non vi nascondo, ragazzi ma soprattutto ragazze, che spesso me lo riguardo, magari sorseggiando uin bicchiere di latte come facevano i "buoni" Drughi,a magari senza allungarlo con altre non meglio identificabili sostanze. Per concludere un consiglio: andate a vedere la mostra fotografica realizzata dallo stesso Kubrick, che oltre che quella per la pellicola nutriva una grande passione anche per le istantanee. La mostra si sta tenendo al Palazzo delle Esposizioni di via Nazionale, mi hanno detto che è bellissima e che vale la pena trascorrerci qualche ora. Anzi, se ci vuole venire qualcuno con me sarei felice, per quello che posso offrire, di fargli da Cicerone...se poi ci vuole venire una bella ragazza ancora meglio, sapete come contattarmi..:-) ciao a tutti ma soprattutto a tutte, Elzei

Il blog di Elzei inizia qui...

Salve a tutti, sono Lorenzo ...ma per gli amici Elzei. Chiunque leggerà questo blog sarà considerato un mio amico e quindi per tutti voi sono, appunto, Elzei...Con un pizzico di intuito capirete perchè questo nomignolo, e se poi non lo capirete non fa nulla...l'importante è che questo blog piaccia, interessi, susciti curiosità come ogni buono scrittore deve cercare di fare. Spero di riuscire nel mio intento, a presto Elzei