Dopo un'attesa durata quattro anni e mezzo (l'ultimo lavoro, Hail to the Thief, è uscito nel giugno 2003), i Radiohead hanno finalmente licenziato la loro settima fatica: In Rainbows, questo il titolo del nuovo album della band di Oxford, è ufficialmente uscito lo scorso 10 ottobre e, come prevedibile, il successo è stato subito evidente. Fino a qui nulla di strano, l'evento in sè sembrerebbe simile all'uscita di un disco qualunque,amato dai suoi fans e passato inosservato a coloro i quali non nutrono passione per i Radiohead. Eppure in questo caso siamo di fronte a qualcosa di innovativo: per la prima volta una band affermata in tutto il mondo decide di fare a meno di una casa discografica alle spalle e decide di autofinanziarsi. Il nuovo album di Thom Yorke e soci è disponibile solo in versione download; per assicurarselo l'utente non dovrà fare altro che registrarsi al sito ufficiale della band inglese e offrire una quota libera, anche di sola una sterlina. Fatto questo l'album è a disposizione, e attenzione perchè non è una copia "taroccata", in quanto pochi giorni dopo la band spedirà per posta a chi ha dato loro fiducia la copertina originale del cd con testi e foto inedite. Si dirà che una band straricca come i Radiohead può permettersi di fare una cosa del genere, ma il discorso sul quale vorrei far ragionare la mia vasta(mah...) utenza è un altro: se tutte le bands musicali decidessero di fare come i Radiohead quale sarebbe il futuro delle case discografiche? A cosa servirebbe mettere in commercio un cd al prezzo di 20 euro quando un utente con la passione per la musica può tranquillamente (e soprattutto gratuitamente) scaricarsi il pezzo su internet? In realtà il tema non è poi così originale, in fin dei conti già in precedenza esistevano, ed esistono tuttora, programmi come E-mule o WinMX che permettono di scaricare musica gratis. La differenza è che in casi del genere si sfiora l'illegalità mentre ciò che hanno fatto i Radiohead è assolutamente legale, e figlio di una scelta che forse comporterà un sacrificio economico ma anche la capacità di attrarre sempre più attenzioni su di sè. Non è un caso che il portavoce della EMI, l'ex casa discografica dei Radiohead tra l'altro, si è dichiarato molto preoccupato per gli ultimi accadimenti. Staremo a vedere cosa ci riserverà il futuro...Se è bello il disco? Bellissimo, forse il migliore da loro mai realizzato, quindi che aspettate? Scaricatevelo! (http://www.inrainbows.com/) Sempre se vi piacciono i Radiohead, naturalmente...
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